Bandi Psr, assessore Caputo: “Sosteniamo interventi strutturali per la zootecnia”
Al Real Sito di Carditello sala gremita di allevatori, agricoltori ed addetti ai lavori per l’incontro “Le nuove frontiere del Psr per la filiera zootecnica”, nel corso del quale sono stati presentati i bandi di prossima emanazione, con una dotazione finanziaria complessiva di 50 milioni di euro, delle tipologie d’intervento dedicate alle aziende zootecniche della filiera bufalina campana: la 4.1.1 azione B “Sostegno a investimenti nelle aziende zootecniche bufaline”, novità assoluta del periodo transitorio del Psr, e la 4.1.5 “Investimenti finalizzati all’abbattimento del contenuto di azoto e alla valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici”, altra novità significativa del biennio di transizione.
All’incontro ha partecipato l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo.
“Queste misure – ha sottolineato l’assessore Caputo in un post pubblicato su Facebook – sono state fortemente volute dalla Regione Campania che, nell’interlocuzione con Bruxelles, ha difeso la propria tesi interventista per garantire azioni strutturali al comparto: in particolare, con la tipologia 4.1.1 sosteniamo gli investimenti volti all’adeguamento agli standard obbligatori di biosicurezza degli stabilimenti (stalle) mentre con la tipologia 4.1.5 finanziamo interventi di economia energetica circolare”.
L’azione B della tipologia 4.1.1 è stata introdotta con l’ultima modifica (versione 10.1) del Psr: l’obiettivo è incoraggiare un’adeguata ristrutturazione e ammodernamento delle aziende zootecniche bufaline della Campania, oltre che la riorganizzazione dei processi produttivi.
In particolare, l’Amministrazione regionale mira a promuovere e sostenere: la riduzione delle debolezze strutturali delle aziende bufaline, stimolando la competitività, lo sviluppo e la migliore organizzazione della filiera produttiva; la riduzione dell’impatto ambientale dell’allevamento bufalino; il miglioramento del benessere animale, della biosicurezza e della qualità delle produzioni.
Il bando, diretto agli agricoltori che, in forma singola e associata, conducono imprese zootecniche bufaline, avrà una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro.
La tipologia 4.1.5 è tra le novità più significative del Psr di transizione. Con il primo bando, dell’importo di 30 milioni di euro, l’Amministrazione regionale sosterrà gli investimenti effettuati dalle aziende zootecniche della filiera bufalina campana per migliorare la gestione dei reflui e la loro utilizzazione agronomica attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche e di processo in grado di ridurre gli apporti inquinanti alle risorse idriche e le emissioni in atmosfera.
In buona sostanza, si intende promuovere un modello di zootecnia sostenibile, cioè in grado di assicurare cicli produttivi efficienti e sicuri, svolti in modo da proteggere e migliorare l’ambiente naturale, la salute e il benessere animale, ma anche di contribuire a una ripresa economica resiliente, sostenibile e digitale contrastando gli impatti della crisi da Covid-19.
L’evento al Real Sito di Carditello, che si è svolto l’11 maggio 2022, ha visto succedersi gli interventi tecnici della dirigente di staff della Direzione generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Campania, Daniela Lombardo, dei docenti del Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II”, Salvatore Faugno e Stefania Pindozzi, che hanno relazionato rispettivamente su “I reflui zootecnici: vecchie problematiche e nuove soluzioni” e “Innovazioni tecnologiche delle misure Psr: dalla stalla al campo”, e dei referenti regionali delle tipologie d’intervento oggetto dell’incontro: Leandro La Manna (per la 4.1.1) nonché Francesca Filotico e Antonio d’Angelo (per la 4.1.5) .
L’incontro, organizzato dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, rientra in un ciclo di appuntamenti promosso dall’Assessorato per illustrare le nuove opportunità per il settore primario messe in campo con il Psr.
Il prossimo incontro si terrà il giorno 18 maggio, alle ore 17.30, a Capaccio Paestum (presso l’ex Tabacchificio Cafasso): anche in quest’occasione, i riflettori saranno puntati sui bandi delle tipologie 4.1.1 azione B e 4.1.5.
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