Csr Campania 23-27, bandi: 10 milioni per gli investimenti aziendali a favore di ambiente, clima e benessere animale

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Con decreto dirigenziale n. 133 del 7 marzo 2025 la Regione Campania ha approvato il bando delle azioni A) Investimenti per la mitigazione dei cambiamenti climatici e B) Investimenti per la tutela delle risorse naturali dell’intervento [SRD02] Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale del Csr 23-27.
L’intervento [SRD02] si prefigge di potenziare le performance climatico-ambientali delle aziende agricole ed il miglioramento del benessere animale negli allevamenti. A tale scopo, fornisce sostegno ad investimenti, anche innovativi e mirati alla digitalizzazione dei processi, da realizzare nell’ambito del ciclo produttivo aziendale e che, pur potendo comportare un aumento del valore o della redditività aziendale, si caratterizzino per una chiara e diretta connessione con gli obiettivi specifici della Politica agricola comune (Pac) 23-27 in materia di ambientale, clima e benessere animale e vadano oltre il mero adeguamento ai corrispondenti standard in uso e/o alle norme esistenti, perseguendo una o più delle seguenti finalità specifiche:
a) valorizzazione del capitale fondiario (miglioramento e/o nuova realizzazione di strutture) e delle dotazioni delle aziende;
b) incremento delle prestazioni climatico-ambientali, anche attraverso la riduzione ed ottimizzazione dell’utilizzo degli input produttivi (incluso l’approvvigionamento energetico ai fini dell’autoconsumo), la riduzione e gestione sostenibile dei residui di produzione, la gestione dei reflui aziendali;
c) introduzione di innovazione tecnica e gestionale dei processi produttivi attraverso investimenti in tecnologia digitale;
d) potenziare le performance climatico-ambientali delle aziende agricole attraverso investimenti innovativi da realizzare nell’ambito del ciclo produttivo aziendale che, come già precisato, vadano oltre il mero adeguamento ai corrispondenti standard riferiti alle norme esistenti.
L’intervento si articola in quattro distinte azioni:
A) Investimenti per la mitigazione dei cambiamenti climatici;
B) Investimenti per la tutela delle risorse naturali;
C) Investimenti irrigui;
D) Investimenti per il benessere animale.
Nello specifico, il bando adottato con decreto n. 133/2025 finanzia gli investimenti realizzati nell’ambito delle azioni A) e B).
In particolare, per l’azione A) sono previsti: investimenti per la razionalizzazione dei processi produttivi agricoli che riducano l’emissione di gas climalteranti (metano e protossido di azoto) e di altri agenti inquinanti dell’aria (ammoniaca) e/o aumentino la capacità di sequestro di carbonio nel suolo ; investimenti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia (elettrica e/o termica) da fonti rinnovabili, favorendo, in particolare, l’utilizzo di prodotti e sotto-prodotti di origine agricola, zootecnica e forestale.
Invece l’azione B) prevede investimenti mirati alla tutela qualitativa delle acque alla gestione sostenibile e razionale dei prodotti fitosanitari nonché investimenti per la tutela del suolo in termini di fertilità, struttura e qualità del suolo stesso, anche al fine di ridurne i rischi di degrado, inclusi l’erosione ed il compattamento.
Il bando delle azioni A) e B) dell’intervento [SRD02] ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro e trova applicazione sull’intero territorio regionale.
Possono partecipare al bando gli imprenditori agricoli, singoli o associati, ai sensi dell’art. 2135 del Codice civile, con l’esclusione degli imprenditori che esercitano esclusivamente attività di selvicoltura e acquacoltura.
All’atto di presentazione della domanda di sostegno, il richiedente deve soddisfare tutti i seguenti requisiti:
– essere iscritto nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per territorio con codice Ateco 01, principale e/o secondario, con esclusione delle imprese che esercitano esclusivamente le attività di cui ai codici 1.6_Attività di supporto all’agricoltura e attività successive alla raccolta e 1.7_Caccia, cattura di animali e servizi connessi.
– aver già costituito, aggiornato e validato il fascicolo aziendale.
Sono ammissibili a sostegno le operazioni di investimento che, all’atto di presentazione dell’istanza, soddisfano i seguenti criteri di ammissibilità:
– gli investimenti devono perseguire una o più delle finalità specifiche indicate nella sezione “Obiettivi e finalità” del bando;
– gli investimenti devono essere realizzati su immobili nella disponibilità del richiedente (proprietà, diritto reale, diritto personale di godimento, con esclusione del comodato d’uso): la disponibilità dell’immobile deve essere garantita per un periodo almeno pari al rispetto del periodo di stabilità delle operazioni e, comunque, deve risultare valido per un periodo non inferiore a 8 anni dalla data di presentazione della domanda di sostegno e, nel caso di fitto, dimostrata da contratto registrato (o atto integrativo al contratto stesso, analogamente registrato);
– gli interventi devono ricadere all’interno del territorio regionale;
– la domanda di sostegno deve essere corredata dalla presentazione di un piano aziendale e/o progetto di investimento volto a fornire elementi per la valutazione della coerenza dell’operazione per il raggiungimento delle finalità dell’intervento;
– la spesa ammissibile dell’operazione di investimento non deve essere inferiore all’importo di 20mila euro;
– le operazioni per le quali il beneficiario ha avviato i lavori o le attività devono svolgersi dopo la presentazione della domanda di sostegno (fanno eccezione le attività preparatorie che possono essere avviate prima della presentazione dell’istanza, ma comunque non oltre il termine massimo di 12 mesi antecedenti il rilascio).
Sono previsti criteri di ammissibilità specifici – illustrati alle pagine 13 e 14 del bando – per le operazioni di investimento in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili
Nel caso di operazioni di investimento indirizzate al comparto zootecnico, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni di ammissibilità al sostegno:
– le aziende in cui si realizzano gli investimenti devono risultare registrate nella Banca dati nazionale dell’Anagrafe zootecnica (Bdn), di cui al decreto del Ministero della Salute n. 31 gennaio 2002 e s.m.i., ed avere allevamenti esistenti;
– il richiedente deve essere il soggetto registrato in Bdn come proprietario o detentore dell’allevamento (nel caso di detentore non proprietario degli animali è richiesta la dichiarazione di assenso del proprietario);
– gli investimenti devono essere realizzati in allevamenti già conformi alla normativa sugli stoccaggi di effluenti di allevamento ed avere carattere addizionale rispetto a quanto previsto dalla normativa cogente (a tal fine, al momento del rilascio della domanda di sostegno, il richiedente deve aver presentato all’autorità competente la comunicazione prescritta dalla “Disciplina per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, dei digestati e delle acque reflue e programma d’azione per le zone vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola”, di cui alla delibera di Giunta regionale della Campania n. 500 del 30 agosto 2023, e non aver ricevuto comunicazioni ostative in merito).
Sono ammissibili a sostegno le seguenti spese, dettagliate nel capitolo 9 del bando:
a) costruzione o miglioramento di beni immobili;
b) acquisto di macchine, attrezzature e impianti;
c) spese generali collegate alle spese di cui ai punti a) e b) (le spese generali sono riconosciute entro i massimali riportati alle pagine 13 e 14 del bando);
d) programmi informatici, brevetti e licenze.
Il contributo pubblico massimo per beneficiario ammonta a 1,5 milioni di euro (tale massimale è da intendersi per la durata dell’intero periodo di programmazione 23-27 e a valere complessivamente sulle azioni A), B), C) e D) dell’intervento [SRD02]).
La forma di sostegno prevista dall’intervento [SRD02] è la sovvenzione in conto capitale (forme previste: rimborso delle spese ammissibili effettivamente sostenute e costi unitari).
L’aliquota di sostegno base è pari al 65% rispetto alla spesa ammissibile a contributo.
L’aliquota di sostegno è maggiorata in due specifici casi, risultando così pari al:
– 75% della spesa ammissibile a contributo nel caso di progetto presentato da giovane agricoltore (è considerato giovane agricoltore il richiedente che soddisfa, alla data di presentazione della domanda di sostegno, i requisiti stabiliti dal Piano strategico nazionale della Pac 23-27 (Psp) al paragrafo 4.1.5, fatta eccezione per il requisito di formazione e/o competenze la cui dimostrazione è consentita preliminarmente alla data di notifica della Decisione individuale di concessione dell’aiuto (Dica), pena la decurtazione della maggiorazione dell’aliquota);
– 85% della spesa ammissibile a contributo nel caso di investimenti – previsti nell’azione A) – connessi alla riduzione delle emissioni (ai sensi dell’art.73, comma 4, lettera a del Regolamento (Ue) n. 2115/2021).
Il termine ultimo per la presentazione delle domande di sostegno è fissato alle ore 16.00 del 9 maggio 2025.
Per informazioni sul bando e la presentazione della domanda rivolgersi alla responsabile dell’intervento dott.ssa Francesca Filotico (mail: francesca.filotico@regione.campania.it – Pec: uod.500716@pec.regione.campania.it)
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