Csr Campania 23-27, bandi: 6 milioni gli investimenti aziendali rivolti al benessere animale

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Con decreto dirigenziale n. 357 del 25 giugno 2025 la Regione Campania ha approvato il bando dell’intervento [SRD02] Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale – azione D) Investimenti per il benessere animale del Csr 23-27.
L’intervento [SRD02] si prefigge di potenziare le performance climatico-ambientali delle aziende agricole ed il miglioramento del benessere animale negli allevamenti. A tale scopo, fornisce sostegno ad investimenti, anche innovativi e mirati alla digitalizzazione dei processi, da realizzare nell’ambito del ciclo produttivo aziendale e che, pur potendo comportare un aumento del valore o della redditività aziendale, si caratterizzino per una chiara e diretta connessione con gli obiettivi specifici della Politica agricola comune (Pac) 23-27 in materia di ambientale, clima e benessere animale e vadano oltre il mero adeguamento ai corrispondenti standard in uso e/o alle norme esistenti, perseguendo una o più delle seguenti finalità specifiche:
a) valorizzazione del capitale fondiario (miglioramento e/o nuova realizzazione di strutture) e delle dotazioni delle aziende;
b) incremento delle prestazioni climatico-ambientali, anche attraverso la riduzione ed ottimizzazione dell’utilizzo degli input produttivi (incluso l’approvvigionamento energetico ai fini dell’autoconsumo), la riduzione e gestione sostenibile dei residui di produzione, la gestione dei reflui aziendali;
c) introduzione di innovazione tecnica e gestionale dei processi produttivi attraverso investimenti in tecnologia digitale;
d) potenziare le performance climatico-ambientali delle aziende agricole attraverso investimenti innovativi da realizzare nell’ambito del ciclo produttivo aziendale che, come già precisato, vadano oltre il mero adeguamento ai corrispondenti standard riferiti alle norme esistenti.
L’intervento si articola in quattro distinte azioni:
A) Investimenti per la mitigazione dei cambiamenti climatici;
B) Investimenti per la tutela delle risorse naturali;
C) Investimenti irrigui;
D) Investimenti per il benessere animale.
Nello specifico, il bando adottato con decreto n. 357/2025 finanzia gli investimenti realizzati nell’ambito dell’azione D).
Nel campo di applicazione dell’azione D) rientrano esclusivamente gli investimenti aziendali con finalità produttiva agricola-zootecnica, escludendo altre finalità (es. pratica sportiva, affezione), vale a dire:
– investimenti diretti a favorire l’evoluzione degli allevamenti verso un modello più sostenibile ed etico, anche attraverso l’introduzione di sistemi di gestione innovativi e di precisione che incrementino il benessere degli animali e la biosicurezza, anche con riferimento all’antimicrobico resistenza;
– investimenti mirati ad adeguare la fornitura di acqua e mangimi, secondo le esigenze naturali dell’allevamento, per la cura degli animali ed il miglioramento delle condizioni abitative (come l’aumento delle disponibilità di spazio, le superfici dei pavimenti, i materiali di arricchimento, la luce naturale) e per offrire accesso all’esterno agli animali.
Il bando dell’azione D) dell’intervento [SRD02] ha una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro e trova applicazione sull’intero territorio regionale.
Possono partecipare al bando gli imprenditori agricoli, singoli o associati, ai sensi dell’art. 2135 del Codice civile, con l’esclusione degli imprenditori che esercitano esclusivamente attività di selvicoltura e acquacoltura.
All’atto di presentazione della domanda di sostegno, il richiedente deve soddisfare tutti i seguenti requisiti:
– essere iscritto nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per territorio con codice Ateco 01, principale e/o secondario, con esclusione delle imprese che esercitano esclusivamente le attività di cui ai codici 1.6_Attività di supporto all’agricoltura e attività successive alla raccolta e 1.7_Caccia, cattura di animali e servizi connessi;
– aver già costituito, aggiornato e validato il fascicolo aziendale;
– essere proprietarie e/o detentrici di allevamenti registrati nella Banca dati nazionale dell’Anagrafe zootecnica (Bdn), di cui al decreto del Ministero della Salute n. 31 gennaio 2002 e s.m.i. ed avere ed avere una consistenza maggiore di 5 Unità di Bestiame adulto (Uba).
Sono ammissibili a sostegno le operazioni di investimento che, all’atto di presentazione dell’istanza, soddisfano i seguenti criteri di ammissibilità:
– gli investimenti devono perseguire una o più delle finalità specifiche dell’azione D indicate nella sezione “Obiettivi e finalità” del bando;
– gli investimenti devono essere realizzati su immobili nella disponibilità del richiedente (proprietà, diritto reale, diritto personale di godimento, con esclusione del comodato d’uso): la disponibilità dell’immobile deve essere garantita per un periodo almeno pari al rispetto del periodo di stabilità delle operazioni e, comunque, deve risultare valido per un periodo non inferiore a 8 anni dalla data di presentazione della domanda di sostegno e, nel caso di fitto, dimostrata da contratto registrato (o atto integrativo al contratto stesso, analogamente registrato);
– gli interventi devono ricadere all’interno del territorio regionale;
– la domanda di sostegno deve essere corredata dalla presentazione di un piano aziendale e/o progetto di investimento volto a fornire elementi per la valutazione della coerenza dell’operazione per il raggiungimento delle finalità dell’intervento;
– la spesa ammissibile dell’operazione di investimento non deve essere inferiore all’importo di 20mila euro;
– le operazioni per le quali il beneficiario ha avviato i lavori o le attività devono svolgersi dopo la presentazione della domanda di sostegno (fanno eccezione le attività preparatorie che possono essere avviate prima della presentazione dell’istanza, entro un termine stabilito dalla stessa Autorità di Gestione regionale non superiore a 24 mesi).
Nel caso di operazioni di investimento indirizzate al comparto zootecnico, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni di ammissibilità al sostegno:
– le aziende in cui si realizzano gli investimenti devono risultare registrate nella Banca dati nazionale dell’Anagrafe zootecnica (Bdn), di cui al decreto del Ministero della Salute n. 31 gennaio 2002 e s.m.i., ed avere allevamenti attivi;
– il richiedente deve essere il soggetto registrato in Bdn come proprietario o detentore dell’allevamento (nel caso di detentore non proprietario degli animali è richiesta la dichiarazione di assenso del proprietario);
– gli investimenti devono essere realizzati in allevamenti già conformi alla normativa sugli stoccaggi di effluenti di allevamento ed avere carattere addizionale rispetto a quanto previsto dalla normativa cogente (a tal fine, al momento del rilascio della domanda di sostegno, il richiedente deve aver presentato all’autorità competente la comunicazione prescritta dalla “Disciplina per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, dei digestati e delle acque reflue e programma d’azione per le zone vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola”, di cui alla delibera di Giunta regionale della Campania n. 500 del 30 agosto 2023, e non aver ricevuto comunicazioni ostative in merito).
Sono ammissibili a sostegno le seguenti categorie di spese, dettagliate nel capitolo 9 del bando:
a) costruzione o miglioramento di beni immobili;
b) acquisto di macchine, attrezzature e impianti;
c) spese generali collegate alle spese di cui ai punti a) e b) (le spese generali sono riconosciute entro i massimali riportati alle pagine 19 e 20 del bando);
d) programmi informatici, brevetti e licenze.
Il contributo pubblico massimo per beneficiario ammonta a 1,5 milioni di euro (tale massimale è da intendersi per la durata dell’intero periodo di programmazione 23-27 e a valere complessivamente sulle azioni A), B), C) e D) dell’intervento [SRD02]).
Ai fini dell’azione D) il contributo massimo ammissibile è fissato in 500mila euro per soggetto beneficiario.
La forma di sostegno prevista dall’intervento [SRD02] è la sovvenzione in conto capitale (forme previste: rimborso delle spese ammissibili effettivamente sostenute e costi unitari).
L’aliquota di sostegno base è pari al 65% rispetto alla spesa ammissibile a contributo.
L’aliquota di sostegno pari al 75% della spesa ammissibile a contributo nel caso di progetto presentato da giovane agricoltore (è considerato giovane agricoltore il richiedente che soddisfa, alla data di presentazione della domanda di sostegno, i requisiti stabiliti dal Piano strategico nazionale della Pac 23-27 (Psp) al paragrafo 4.1.5, fatta eccezione per il requisito di formazione e/o competenze la cui dimostrazione è consentita preliminarmente alla data di notifica della Decisione individuale di concessione dell’aiuto (Dica), pena la decurtazione della maggiorazione dell’aliquota).
Con successivo avviso sul portale Agricoltura (e su questo portale) sarà resa nota la data a partire dalla quale sarà possibile scaricare la domanda di sostegno in modalità informatica, secondo gli standard utilizzati dal Sistema informativo agricolo nazionale (Sian).
Il termine ultimo per la presentazione delle domande di sostegno è fissato alle ore 16.00 del 15 settembre 2025.
Per informazioni sul bando e la presentazione della domanda rivolgersi alla responsabile dell’intervento dott.ssa Francesca Filotico (mail: francesca.filotico@regione.campania.it – Pec: uod.500716@pec.regione.campania.it).
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