PSR Campania comunica

Csr Campania 23-27, bandi: un premio a chi migliora il benessere animale

Con decreto dirigenziale n. 737 dell’11 novembre 2024 la Regione Campania ha approvato il bando (campagna 2025) dell’intervento [SRA30] Benessere animale (azione B “Classyfarm”) del Csr 23-27.

Nel decreto n.737/2024 si legge che il bando è approvato sotto condizione “in attesa dell’approvazione della versione del Psp (Piano strategico nazionale per la Pac, ndr) 2023-2027 che contiene alcune proposte di modifica riportate nel bando e, segnatamente, la nuova disponibilità finanziaria (pari a 84,9 milioni di euro, al netto delle risorse utilizzate per i pagamenti delle annualità 2023 e 2024 le cui istruttorie sono ancora in corso, ndr) di cui al paragrafo 5 ed il nuovo ammontare massimo del premio erogabile per azienda/anno (pari a 30mila euro, ndr) di cui al paragrafo 13”.

“In mancanza di tale approvazione da parte della Commissione – si legge sempre nel decreto – non si potrà procedere all’erogazione delle provvidenze previste e ciò non potrà costituire motivo di rivalsa a qualsiasi titolo da parte dei soggetti richiedenti che, con la sottoscrizione della domanda di sostegno, sono consapevoli e accettano tale condizione”.

Il bando disciplina la presentazione delle domande di sostegno/pagamento per l’adesione agli impegni di durata annuale (1° gennaio – 31 dicembre 2025).

L’intervento [SRA30] prevede il riconoscimento di un sostegno agli allevatori che sottoscrivono volontariamente una serie di impegni migliorativi delle condizioni di allevamento delle specie ammissibili a sostegno per le quali si decide di aderire, vale a dire:

– bovini da carne;

– bovini da latte;

– bufalini da latte;

– Caprini e ovini;

– Suini (allevamenti da riproduzione e ingrasso);

– avicoli da uova (galline ovaiole purchè non allevate in gabbia);

– avicoli da carne (polli da carne o broiler).

L’intervento ha lo scopo di garantire livelli superiori di benessere animale riguardo ai metodi di produzione in almeno uno dei seguenti ambiti di cui all’articolo 46 del Regolamento delegato (Ue) n. 126/2022 lettere a), b), c), d), f):

– acqua, mangimi e cura degli animali secondo le esigenze naturali degli animali;

– condizioni di stabulazione che migliorino il comfort degli animali e la loro libertà di movimento, quali maggiori tolleranze di spazio, pavimentazioni, luce naturale, controllo microclimatico nonché condizioni di stabulazione, quali l’allattamento libero o la stabulazione di gruppo, a seconda delle esigenze naturali degli animali;

– condizioni che consentano l’espressione del comportamento naturale, come l’arricchimento dell’ambiente di vita o lo svezzamento tardivo;

– accesso all’esterno e pascolo all’aperto;

– pratiche volte a evitare la mutilazione o la castrazione degli animali.

In altri termini, l’intervento [SRA30] incoraggia gli agricoltori ad assumere impegni che consistono nell’adozione di tecniche e metodiche di allevamento finalizzate al raggiungimento di condizioni di benessere degli animali che vadano oltre il livello minimo di baseline, rappresentato dalle disposizioni previste dalla condizionalità e/o dalle ordinarie pratiche zootecniche adottate sul territorio regionale.

Il rispetto del benessere degli animali in quanto “esseri senzienti” è uno dei principi dell’Unione europea ed è strettamente connesso alla sanità animale in quanto una migliore sanità animale favorisce un maggior benessere dei soggetti in allevamento (e viceversa). D’altro canto, attraverso pratiche allevatoriali più sostenibili e maggiormente aderenti alle esigenze naturali delle specie allevate (minori fonti di stress e sofferenza fisica, alimentazione idonea, condizioni di stabulazione adeguate alle esigenze specifiche) nonché più attente alla biosicurezza (emissioni, gestione deiezioni e reflui, ecc.), è possibile migliorare il benessere e contribuire indirettamente, ma in maniera rilevante, anche alla riduzione dell’antimicrobico-resistenza e dell’inquinamento ambientale.

L’intervento [SRA30] è attivato sull’intero territorio regionale.

L’allevatore che risulti titolare di più strutture di allevamento con differenti codici aziendali è obbligato ad aderire agli impegni previsti dall’intervento per ogni singola struttura.

Nel caso in cui le strutture di allevamento siano ubicate in province diverse la domanda deve essere inviata telematicamente attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) all’ufficio regionale competente per territorio provinciale dove è ubicata la stalla in cui è presente il maggior numero di Unità di Bestiame adulto (Uba) per le quali il beneficiario ha aderito all’intervento.

Inoltre, nel caso in cui un allevatore risulti titolare di strutture di allevamento ubicate in regioni diverse, può presentare domanda di accesso ai previsti benefici solo per quelle strutture ricadenti nel territorio della Campania.

Come anticipato, la nuova dotazione finanziaria per l’attuazione dell’intervento nel ciclo di programmazione 23-27 ammonta a complessivi 84,9 milioni di euro, di cui circa 42,9 milioni a carico del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), al netto delle risorse utilizzate per i pagamenti dell’annualità 2023 e 2024, le cui istruttorie, al momento di emanazione del presente bando, sono ancora in corso.

Nell’ambito dell’intervento [SRA30] la Regione Campania attua l’Azione B – Classyfarm.

Classyfarm è il sistema informativo del Ministero della Salute, realizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna ed integrato nel portale nazionale della veterinaria (www.vetinfo.it), che consente di categorizzare il livello di rischio relativo al benessere animale e biosicurezza degli allevamenti secondo regole uniformi e fondate.

Nel bando si legge che il sistema Classyform è “ritenuto condizione di semplificazione dell’azione amministrativa, di maggiore affidabilità per la valutazione dei livelli di benessere degli animali e, di conseguenza, di migliore congruità dei pagamenti previsti in relazione al livello di miglioramento raggiunto del benessere stesso degli animali”.

La procedura di valutazione del benessere animale che sta alla base del sistema Classyfarm tiene conto dei requisiti minimi previsti dalla normativa vigente in materia e si avvale dell’utilizzo di specifiche checklist (cfr. http://www.classyfarm.it/check-list/) per i vari indirizzi produttivi zootecnici, applicabili in regime di autocontrollo e controllo ufficiale.

Classyfarm comprende le seguenti macro-aree di valutazione: (area A) Management aziendale e personale; (area B) Strutture e attrezzature; (area C) Animal Base Measures; Grandi Rischi/sistemi d’allarme.

L’intervento [SRA30] è organizzato per ambiti di miglioramento le cui valutazioni confluiscono in un valore numerico di sintesi, in una scala da 1 a 100, rilevabile da ClassyFarm ed ottenuto da un apposito algoritmo che elabora i singoli punteggi attribuiti per ogni ambito.

Ambito A: Management aziendale e personale

– A.1 Consistenza numerica e preparazione tecnica del personale addetto agli animali, numero di ispezioni giornaliere, movimentazione degli animali e gestione dei gruppi per sesso, età, stadio produttivo e riproduttivo

– A.2 Qualità degli alimenti, formulazione della razione e di gestione della somministrazione degli alimenti e dell’acqua agli animali, ivi compreso la colostratura

– A.3 Igiene e pulizia degli impianti, degli spazi e delle strutture di allevamento, gestione della lettiera e delle operazioni di mungitura, gestione e prevenzione delle patologie podali

Ambito B: Strutture ed attrezzature

– B.1 Ampiezza e disponibilità degli spazi di stabulazione e loro tipologia in riferimento a ciascuna esigenza e stadio fisiologico degli animali per assicurare libertà di movimento

– B.2 Caratteristiche degli spazi di allevamento all’aperto in termini di adeguatezza e disponibilità di strutture atte a garantire riparo dagli agenti atmosferici e acqua a sufficienza per gli animali

– B.3 Caratteristiche strutturali dei ricoveri (materiali di costruzione, materiale per le lettiere, ecc.)

– B.4 Dimensioni e funzionamento degli impianti disponibili nelle strutture di stabulazione, ivi compreso l’area di mungitura, nonché dimensioni ed attrezzature del locale infermeria

– B.5 Condizioni microclimatiche delle strutture di stabulazione

– B.6 Qualità dell’ambiente di stabulazione (circolazione aria, gas nocivi, luminosità, polverosità)

Ambito C: Animal Based Measures

– C.1 Condizioni generali dell’animale in relazione al suo equilibrio psico-fisico, allo stato di nutrizione, alla presenza di lesioni e delle principali patologie produttive e riproduttive

– C.2 Pratiche di mutilazione degli animali al fine di abolirle o almeno ridurne l’uso il più possibile

– C.3 Incidenza di mortalità e morbilità

L’area di valutazione “Grandi rischi/sistemi d’allarme” è considerata nella verifica del rispetto dei requisiti minimi, previsti dalla normativa di riferimento, ma non entra nel computo del livello di miglioramento rispetto alla baseline (clicca QUI per scaricare l’opuscolo sul sistema Classyfarm).

Possono partecipare al bando [SRA30] gli agricoltori singoli o associati, persone fisiche o giuridiche, che conducono aziende zootecniche bovine da latte, bovine da carne, bufaline da latte, ovine e caprine, suine (allevamenti da riproduzione e ingrasso), avicole da uova (galline ovaiole) e avicole da carne (polli da carne o broiler) per ciascuna categoria prevista in Classyfarm.

Il richiedente (nella persona del titolare o del legale rappresentante del soggetto che intende presentare domanda per l’accesso ai finanziamenti) deve garantire che il fascicolo aziendale elettronico sia costituito, aggiornato e validato prima della presentazione della domanda al Sistema informativo agricolo nazionale (Sian). I dati e le informazioni connessi alla richiesta dell’aiuto con la presentazione della domanda devono essere obbligatoriamente antecedenti alla data di decorrenza degli impegni, vale a dire antecedenti al 1° gennaio 2025, e devono essere dichiarati, validati ed aggiornati nel fascicolo aziendale prima della presentazione dell’istanza al Sian.

Sempre ai fini della presentazione della domanda occorre soddisfare i seguenti requisiti:

– essere titolari di una partita Iva attiva in campo agricolo;

– essere iscritti al Registro delle Imprese della Camera di Commercio nella Sezione speciale agricola;

– essere registrati in Banca dati nazionale (Bdn) del sistema I&R in qualità di operatori nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2025;

– avere il possesso degli animali oggetto di richiesta di sostegno per l’intero periodo di impegno;

– avere il possesso della stalla e delle pertinenti strutture di allevamento per l’intero periodo di impegno in forza di un diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento (è escluso il comodato d’uso);

– gli allevamenti ammissibili ai benefici dell’intervento sono quelli ricadenti sul territorio della regione Campania;

– essere titolari di allevamenti, per l’intero periodo di impegno, con un numero di Uba appartenenti alla stessa specie ed oggetto di richiesta del sostegno pari almeno a 10 (per gli allevamenti ovicaprini i capi delle specie ovina e caprina concorrono congiuntamente alla determinazione del valore minimo di 10 Uba);

– la stalla e le pertinenti strutture di allevamento devono essere dichiarate nell’apposita sezione “Fabbricati” del fascicolo aziendale di cui al Dpr n. 503 del 1° dicembre 1999;

– gli allevamenti avicoli da uova (galline ovaiole) devono essere registrati in Bdn con una delle seguenti modalità di allevamento: a) a terra; b) all’aperto; c) biologico (non sono ammissibili, pertanto, gli allevamenti avicoli registrati in Bdncon modalità di allevamento “in gabbia” e/o senza alcuna registrazione della modalità).

– aver aderito al sistema “Classyfarm” con i seguenti requisiti di ammissibilità determinati in autocontrollo dal veterinario aziendale/incaricato, rilevabili dallo stesso sistema ClassyFarm: a)

per gli allevatori che aderiscono agli impegni dell’intervento per la prima volta nel periodo di programmazione 23-27: un punteggio minimo di sintesi almeno pari a 60 (baseline) rilevabile da schede relative al benessere animale; b) per gli allevatori che aderiscono agli impegni dell’intervento in una annualità successiva alla prima nel periodo di programmazione 23-27: un punteggio minimo di sintesi rilevabile da schede relative al benessere animale che sia almeno pari al punteggio minimo previsto per beneficiare dei pagamenti per le annualità precedenti di impegno (annualità 2023 e/o 2024) e che hanno effettivamente beneficiato dei pagamenti; c) nessuno dei quesiti cogenti relativi alla normativa di riferimento con valutazione insufficiente.

Con specifico riferimento al suddetto requisito di ammissibilità, deve essere resa disponibile una scheda con i requisiti di benessere animale determinati in autocontrollo dal veterinario aziendale/incaricato, rilevabile dal sistema ClassyFarm, entro e non oltre l’inderogabile data del 31 dicembre 2024, pena la non ammissibilità della domanda stessa.

Per poter accedere ai benefici previsti dall’intervento [SRA30]:

– l’allevatore che aderisce agli impegni per la prima volta nel periodo di programmazione 23-27 deve assicurare, nel corso del periodo di impegno per l’annualità 2025, un aumento del punteggio determinato attraverso il sistema “Classyfarm”, rispetto al valore di preadesione, che sia almeno pari ai valori per fasce indicati nel prospetto riportato alla pagina 13 del bando;

– l’allevatore che aderisce agli impegni in un’annualità successiva alla prima nel periodo di programmazione 23-27 deve assicurare, nel corso del periodo di impegno per l’annualità 2025, un punteggio, determinato attraverso il sistema di valutazione Classyfarm, che sia almeno pari al punteggio minimo previsto per beneficiare dei pagamenti per le annualità precedenti di impegno (annualità 2023 e/o 2024) e che hanno effettivamente beneficiato dei pagamenti, fermo restando l’assenza di requisiti cogenti con valutazione insufficiente.

In entrambi i casi, deve essere resa disponibile una seconda scheda con i requisiti di benessere animale determinati in autocontrollo dal veterinario aziendale/incaricato, rilevabile dal sistema ClassyFarm, con decorrenza dal 1° settembre 2025 ed entro e non oltre l’inderogabile termine del 31 dicembre 2025, pena il diniego di accesso ai previsti benefici dell’intervento.

Infine, nel bando è specificato che:

– gli allevatori devono assicurare per l’intera annualità decorrente dal 1° gennaio 2025 il rispetto, per tutte le Uba sotto impegno, di quanto previsto dal presente intervento;

– le Uba sotto impegno sono quelle accertate per l’annualità 2025 alla data del 1° gennaio 2025 e non possono essere variate per l’intera annualità, fermo restando la naturale oscillazione della consistenza zootecnica, alla quale tutti gli allevamenti sono soggetti (max 3%).

ll beneficiario riceve un pagamento annuale per il nucleo di animali sottoposto ad impegno – espresso in Unità di Bestiame adulto (Uba) – a compensazione dei minori ricavi e maggiori costi derivanti dall’adozione degli impegni previsti dall’intervento [SRA30].

Gli importi dei pagamenti sono diversificati per le diverse specie animali ammissibili a sostegno, come di seguito indicato:

– Bovini da carne: 270,32 €/Uba/anno;

– Bovini da latte: 294,39 €/Uba/anno;

– Bufalini da latte: 240,89 €/Uba/anno;

– Ovini: 304,68 €/Uba/anno;

– Caprini: 264,70 €/Uba/anno;

– Galline ovaiole: 204,52 €/Uba/anno;

– Avicoli da carne: 126,05 €/Uba/anno;

– Suini da ingrasso: 160,26 €/Uba/anno;

– Suini da riproduzione: 189,40 €/Uba/anno.

L’ammontare massimo del premio annuale erogabile per azienda è pari a 30mila euro.

L’intervento [SRA30] può essere cumulato con l’intervento [SRA14 – ACA14] Allevatori custodi dell’agrobiodiversità del Csr 23-27 in relazione al pagamento per l’allevamento di razze animali autoctone a rischio di estinzione/erosione genetica.

Inoltre gli impegni dell’intervento [SRA30] possono essere collegati agli impegni degli interventi [SRH01] Servizi di consulenza aziendale e [SRH03] Formazione degli imprenditori agricoli, degli addetti alle imprese nei settori agricoltura, zootecnia, silvicoltura, industrie alimentari e degli altri soggetti privati e pubblici funzionali allo sviluppo delle aree rurali.

Nel caso si riscontri, nel corso delle fasi istruttorie, la sovrapposizione fra gli impegni dell’intervento [SRA30] e quelli degli eco-schemi 1 “Riduzione dell’antimicrobico resistenza e benessere animale” e 2 “Inerbimento delle colture arboree” del Psp 23-27, il premio per SRA30 subirà riduzioni secondo quanto riportato nella tabella alla pagina 17 del bando.

Non sussiste alcuna sovrapposizione con gli eco-schemi 3 “Salvaguardia olivi di particolare valore paesaggistico”, 4 “Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento” e 5 “Misure specifiche per gli impollinatori”.

Infine, non sussiste alcuna sovrapposizione con gli impegni della misura 14 “Benessere animale” del Psr 14-20 in quanto quest’ultima ha trovato applicazione fino all’annualità 2022 e, quindi, i relativi impegni sono terminati definitivamente al 14 maggio 2023.

La data di decorrenza per la presentazione delle domande, il termine di scadenza per il rilascio delle stesse e le relative modalità saranno indicati con successivo provvedimento della Regione Campania all’esito dell’adozione delle specifiche Istruzioni operative per l’annualità 2025 da parte dell’Organismo pagatore Agea.

In ogni caso, la compilazione e presentazione delle domande dovrà avvenire per via telematica, utilizzando le funzionalità on-line messe a disposizione dall’Agea attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian).

I recapiti del referente regionale e dei referenti provinciali dell’intervento [SRA30] ai quali fare riferimento per il presente bando sono indicati nel prospetto riportato alla pagina 18 dell’avviso.  

 

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Csr Campania 23-27, pubblicato il bando dell’intervento SRA30

Foto tratta da pixabay.com

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