PSR Campania comunica

Csr Campania 23-27: la dichiarazione strategica regionale

Lo scorso 31 gennaio la Regione Campania ha approvato la versione 1.0 del Complemento per lo sviluppo rurale (Csr) 23-27. Il documento è stato redatto in un’ottica di coerenza e uniformità rispetto al Piano strategico nazionale dell’Italia per la Pac 23-27 (Psp), adottato dalla Commissione europea il 2 dicembre 2022.

Nella dichiarazione strategica regionale si legge che il Csr Campania “motiva e chiarisce le scelte realizzate a livello regionale, rendendo evidente il collegamento di queste con le esigenze del territorio nonché con la visione strategica sul futuro del panorama agricolo campano. In sostanza, pur restando all’interno del quadro strategico delineato dal Psp nazionale, la Regione programma e gestisce gli interventi di sviluppo rurale che ha inteso attivare esplicitandone le prerogative regionali”.

Difatti, il Csr Campania è il risultato di un’ampia attività di concertazione con il Ministero dell’Agricoltura, dell’ascolto degli operatori del comparto agricolo nonché del partenariato economico e sociale insieme ai privati cittadini, “cui è stata data voce per costruire una batteria di interventi capace di rispondere alle istanze di tutela ambientale, sostenibilità, modernità e innovazione espresse dal territorio regionale”.

Per fare fronte comune alle straordinarie difficoltà presenti a livello mondiale, il Csr Campania intende inoltre “agire in sinergia e complementarietà con le ulteriori iniziative comunitarie (Dichiarazione Fesr, Fse, Feasr) e con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), nella consapevolezza che lo sviluppo dei territori e delle imprese passa attraverso la tenuta del sistema sociale e produttivo”.

In un’ottica di sostanziale continuità con il ciclo di programmazione 14-22, la Regione Campania intende garantire “un intervento sistemico e pragmatico alle esigenze dei settori agricoli e forestali e delle aree rurali”.

Sempre dalla dichiarazione strategica regionale si apprende che “la strategia regionale di sviluppo rurale per il quinquennio 2023-2027, che ha a disposizione una spesa pubblica totale pari a circa 1,3 milioni di euro, intende supportare quegli interventi che siano al contempo sostenibili e remunerativi e capaci di premiare le scelte virtuose a tutela dell’ambiente”.

 

Agricoltura sostenibile

Il Csr Campania pone grande attenzione alla riduzione dell’inquinamento dell’acqua e dell’aria nonché ad una corretta gestione del suolo (Obiettivi specifici 4 “Contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento a essi, come pure allo sviluppo dell’energia sostenibile” e 5 “Favorire lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria”), principalmente grazie al  sostegno assicurato all’agricoltura condotta col metodo integrato (attraverso l’intervento SRA01 – ACA1, la cui dotazione finanziaria è di 78 milioni di euro) e all’agricoltura condotta col metodo biologico (attraverso l’intervento SRA29, che dispone di un budget di 160 milioni). Integrato e biologico, insieme, contribuiscono in maniera determinante al miglioramento della qualità delle acque, una delle principali criticità evidenziate dall’analisi di contesto regionale e all’adempimento degli obiettivi della strategia Ue “Dal produttore al consumatore” (“Farm to fork”).

Sempre a favore di un’agricoltura sostenibile agiscono gli interventi volti a ridurre il fenomeno erosivo e il dissesto idrogeologico e gli interventi innovativi che promuovono l’efficientamento nell’utilizzo della risorsa acqua e nell’impiego dell’agricoltura di precisione.

Sul versante della tutela della biodiversità, del rafforzamento dei servizi eco-sistemici e della preservazione degli habitat e del paesaggio (Obiettivo specifico 6), l’impegno della Regione Campania si qualifica nel sostegno all’allevamento di razze in via di estinzione, così come al settore apistico, nonché nella cura dei paesaggi agrari di rilevante valore estetico percettivo e conservativo.

 

Investimenti aziendali

Il Complemento per lo sviluppo rurale della Campania sostiene gli investimenti aziendali, facendone uno strumento capace di generare processi di crescita economica, sociale e territoriale.

All’interno degli Obiettivi specifici che guardano al mercato, alla competitività aziendale e all’occupazione giovanile e di genere (Obiettivi specifici 2 “Migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività delle aziende agricole, sia a breve che a lungo termine, compresa una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione” e 8 “Promuovere l’occupazione, la crescita, inclusa la parità di genere e l’imprenditorialità femminile, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile”), è assicurato un corposo supporto agli investimenti strutturali in grado di aumentare la competitività aziendale (attraverso l’intervento SRD01, la cui dotazione finanziaria è di 198 milioni di euro) e al rafforzamento della sostenibilità ambientale dei sistemi produttivi agricoli (attraverso l’intervento SRD02, che dispone di un budget di 40 milioni).

Al sostegno degli investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole (intervento SRD03) sono destinati 38 milioni di euro: oltre che sull’agriturismo, si punta sull’agricoltura sociale e delle attività educative/didattiche, sull’attività di trasformazione di prodotti agricoli prevalentemente in prodotti non compresi nell’Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue) e loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali nonché sulle attività turistico-ricreative e quelle legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche.

 

Sviluppo locale

All’interno dell’Obiettivo specifico 8 “Promuovere l’occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all’agricoltura, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile” è previsto l’intervento SRG06 dedicato alla realizzazione della strategia Leader: il sostegno allo sviluppo di territori omogenei grazie ai Gruppi di azione locale (Gal) sarà garantito in sinergia con gli aspetti qualificanti della strategia di sviluppo rurale regionale tout court.

 

Benessere animale

Al conseguimento dell’Obiettivo specifico 9 “Migliorare la risposta dell’agricoltura dell’Ue alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, compresi alimenti di alta qualità, sani e nutrienti prodotti in modo sostenibile, ridurre gli sprechi alimentari nonché migliorare il benessere degli animali e contrastare le resistenze antimicrobiche”) contribuisce l’intervento SRA30 che, con una dotazione finanziaria di 63 milioni di euro, fa del “favorire un maggior benessere degli animali”, attraverso l’applicazione del sistema innovativo “Classyfarm”, il quarto macro-obiettivo regionale dopo gli investimenti, le pratiche agricole sostenibili, gli interventi di sviluppo territoriale ed il rafforzamento delle filiere verticali. Si intende, dunque, continuare nel solco tracciato dalla misura 14 “Benessere animale” della precedente programmazione, laddove il comparto zootecnico, seppure interessato da specifiche criticità, ha evidenziato la sua centralità per l’economia agricola campana.

 

Giovani

L’Obiettivo specifico 7 “Attrarre e sostenere i giovani agricoltori e altri nuovi agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale sostenibile nelle zone rurali” è dedicato all’insediamento di oltre 1.000 giovani agricoltori (attraverso l’intervento SRE01, la cui dotazione finanziaria è di 55 milioni di euro) e, come altre poche regioni in Italia, alla garanzia di un ‘premio’ per i nuovi imprenditori agricoli over 40 (attraverso l’intervento SRE02, che dispone di un budget di 10 milioni). Un sostegno significativo, a testimonianza dell’attenzione che la Regione Campania riserva al ricambio generazionale nel settore agricolo, come pure alla qualità della vita nelle zone rurali, per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei territori e della pratica agricola nelle zone marginali.

 

Filiere

Per quanto concerne il miglioramento della posizione degli agricoltori nelle filiere agricole ed alimentari (Obiettivo specifico 3), la strategia regionale punta sulla promozione delle produzioni di qualità (biologiche e denominazioni Doc/Igp), in continuità con il precedente periodo di programmazione, migliorandone e rendendo più efficaci i sistemi di sostegno e aumentando la loro conoscenza/percezione tra i consumatori e gli operatori del settore.

 

Sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura

L’Obiettivo specifico trasversale “Ammodernamento del settore, promuovendo e condividendo conoscenze, innovazioni e processi di digitalizzazione nell’agricoltura e nelle aree rurali e incoraggiandone l’utilizzo” sostiene con 35 milioni di euro lo sviluppo dell’Akis (“Agricultural Knowledge and Innovation System”). L’obiettivo è la creazione di un ambiente fortemente integrato in cui i diversi attori – aziende agricole/forestali/agroalimentari, ricerca, imprese, società di consulenza e formazione – si possano confrontare per sviluppare idee che rispondano in modo concreto alle esigenze dei comparti di riferimento. Nella programmazione 23-27 si è deciso di adottare un approccio più di ‘sistema’ rispetto al passato, portando avanti le diverse iniziative – cooperazione, informazione, consulenza, formazione e supporto all’innovazione – in maniera coordinata e parallela. La Regione Campania ha definito il ruolo di Akis nel promuovere un percorso strategico di sviluppo che potrà accompagnare, sin dalla fase di avvio del nuovo ciclo di programmazione, gli attori economici e della ricerca che operano sul territorio regionale.

 

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