Decreto Energia: le misure per l’agricoltura
E’ in fase di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale il decreto-legge del Consiglio dei ministri (c.d. decreto Energia) che introduce misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.
ll provvedimento affronta i seguenti ambiti: contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti, misure in tema di prezzi dell’energia, sostegni alle imprese, presidi a tutela delle imprese nazionali e accoglienza umanitaria.
Le misure di interesse specifico per il mondo agricolo, illustrate in una nota del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (per la versione completa clicca QUI), sono le seguenti:
- Rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari
Le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura hanno la possibilità di rinegoziare e ristrutturare i mutui in essere ed estendere fino a 25 anni il relativo periodo residuo di rimborso. Inoltre, nel rispetto del regime de minimis, Ismea è autorizzata a prestare una garanzia gratuita a favore di agricoltori e pescatori.
“A tal fine – si legge nel comunicato del Mippaf – il Governo ha rafforzato il fondo di garanzia pubblica che è stato recentemente rivisto nel suo funzionamento, prevedendo la possibilità di estendere le garanzie fino a 5 milioni di euro per il singolo beneficiario. Ciò permette di contrastare la crisi di liquidità delle imprese agroalimentari connessa all’eccezionale incremento dei costi dell’energia e delle materie prime”.
- Introduzione del contributo straordinario per l’acquisto di carburante
Il decreto ha introdotto una misura contro il caro carburante: si tratta di un contributo, sotto forma di credito di imposta, per l’acquisto di carburanti destinato alle imprese agricole e della pesca.
“Il contributo straordinario – dettaglia la nota del Ministero delle Politiche agricole – è pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022, entro i limiti stabiliti per gli aiuti di Stato. Il Governo prevede che il credito d’imposta sia anche cedibile dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari”.
Novità anche per il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura: già previsto dalla Legge di bilancio 2022, vede aumentare la propria dotazione finanziaria di 35 milioni di euro.
- Maggiore utilizzo del digestato come fertilizzante
Il decreto ha ampliato la possibilità di impiegare il digestato come fertilizzante per terreni.
“La proposta – si legge sempre nel comunicato del Mipaaf – si rende necessaria per favorire l’utilizzo dei sottoprodotti vegetali e degli scarti di lavorazione delle filiere agroalimentari come fertilizzante e per sopperire la mancanza di prodotti chimici a seguito della crisi russo-ucraina. Ciò contribuisce alla diffusione di pratiche ecologiche e di economia circolare nella fase di produzione del biogas, alla riduzione dell’uso di fertilizzanti chimici, all’aumento di materia organica nei suoli e alla limitazione dei costi di produzione”.
“Il tema della redditività – sottolinea la nota del Ministero delle Politiche agricole – é al centro di tutto il decreto del Governo che delinea misure a favore di tutte le aziende italiane, agendo sulle accise dei carburanti, sui crediti di imposta, sulle misure di monitoraggio e trasparenza dei prezzi, sulla rateizzazione delle bollette energetiche, sui contratti pubblici, sull’autotrasporto, sulla golden power e sulla cybersicurezza. Presidi efficaci a tutela delle aziende italiane, con positivi riflessi sulle imprese agroalimentari, destinatarie anche di specifici provvedimenti”.
Illustrazione tratta dal portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze