L’analisi, la coltura, le difficoltà e il mercato delle pere in Italia
Gli esperti del settore tengono alta l’attenzione sulla situazione legata alla coltivazione delle pere in Italia. La produzione dell’Ue è stimata a 1,604 milioni di tonnellate, in riduzione del 28% rispetto allo scorso anno e del 27% rispetto al triennio media. Si tratta del raccolto decennale più piccolo per le pere degli ultimi tempi. Riguardo alle varietà è attesa una contrazione dei volumi di Conference pari al 18%, a quota 805mila tonnellate, e del 75% per l’Abate Fetel che si attesterà sulle 66mila tonnellate (circa 49mila in Italia) nella migliore delle ipotesi. Un’analisi dettagliata sulla questione pere in Italia è stata elaborata da ItaliaFruit che ha confermato una situazione produttiva altamente deficitaria. “I dati nella sostanza non differiscono dalle prime stime di giugno. Le gelate hanno creato danni ingentissimi sia in termini quantitativi ma anche qualitativi, resi ancora più pesanti dalla presenza della maculatura bruna e soprattutto della cimice asiatica”, ha sintetizzato Gianni Amidei, presidente dell’OI Pera nell’invitare le aziende italiane del comparto ad aspettare i giusti tempi per l’immissione sul mercato della merce stoccata, a partire dalla William che si è da poco finita di raccogliere.
“Per poter distribuire la William con un giusto grado Brix, che appaghi e gratifichi il consumatore, quest’anno sarebbe necessario immetterla sul mercato dopo il 10 settembre, associando il giusto grado zuccherino alla giusta consistenza al consumo. Questo è l’importante invito che OI Pera rivolge a tutto il mondo produttivo e commerciale della pera”, ribadiscono gli esperti. Le produzioni di pere sono state falcidiate dalle gelate tardive e si deve registrare il ritorno a livelli preoccupanti della cimice asiatica, la quale sta colpendo più colture, nonché danni diffusi causati dalla maculatura bruna e purtroppo anche dalla psilla del pero. La coltivazione del pero è molto adattabile alle diverse condizioni climatiche del nostro Paese. Per questo motivo quest’albero da frutto viene impiantato con successo oramai da molto tempo, sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali. L’Italia, infatti, è il maggior produttore di pere a livello comunitario.