Riforma Pac, presentato il documento delle Regioni
Ieri, 1° dicembre 2021, si è riunita la Commissione Politiche Agricole (Cpa) della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome: al centro dell’incontro la Politica Agricola Comune (Pac) 23-27.
L’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, che ha partecipato alla Cpa in videoconferenza perché a Bruxelles per la plenaria del Comitato delle Regioni, ha fatto il punto sulla riunione in un post pubblicato su Facebook.
“Abbiamo presentato al ministro Patuanelli – ha detto Caputo nel post – il documento di sintesi prodotto con i colleghi delle altre Regioni nella scorsa riunione della Commissione Politiche Agricole. Con quasi tutti i colleghi assessori, tra le altre questioni affrontate, abbiamo condiviso che la proposta del Ministro di elevare dagli attuali 300 a 1.000 euro il limite dei pagamenti diretti è improponibile. Nel mio intervento ho evidenziato e apprezzato quanto affermato dal ministro di salvaguardare l’agricoltore attivo, ma l’innalzamento del limite a 1.000 euro finirebbe con l’escludere di fatto tante piccole e produttive realtà”.
Questione criteri e parametri da utilizzare per la ripartizione delle risorse sul Secondo Pilastro. “Avendo il Ministro parlato – ha sottolineato l’assessore Caputo – di compensazione delle stesse tra il Primo e Secondo Pilastro per garantire un equilibrio tra le Regioni, ho fortemente ribadito quanto già espresso in Cpa e sostenuto dagli altri colleghi negli interventi successivi e cioè che bisogna utilizzare criteri oggettivi e pertinenti con gli obiettivi perequativi che sono alla base delle finalità del Feasr”.
Caputo ha poi evidenziato che “una visione strategica della agricoltura, come avviene in Spagna per le filiere trainanti, esempio peraltro citato dallo stesso ministro, non può non passare che attraverso l’immissione di risorse che provengano anche dagli strumenti finanziari del Next Generation E, in modo da dare davvero una svolta alla nostra agricoltura”.
“Ho apprezzato – ha aggiunto l’assessore – il ‘modello evolutivo’ proposto per la gestione del rischio con l’istituzione di un fondo mutualistico che prevede, per una parte, la copertura degli eventi catastrofali e, per l’altra, il supporto agli agricoltori per il pagamento dei premi assicurativi, ma con una diffidenza che ho palesato e che ha poi trovato il riscontro degli altri colleghi: questo Fondo non dovrà essere gestito con la stessa logica deficitaria della misura 17 che ha favorito alcune Regioni a discapito di altre”.
“Ho anche mostrato perplessità – ha concluso Caputo nel post – in merito all’affermazione del direttore Blasi della ‘gratuitá’ all’accesso degli agricoltori a questo fondo: si prelevano risorse per il 3% dal Primo Pilastro che vengono comunque distolte agli agricoltori e che, se non ben gestite, saranno trasferite sempre alle stesse Regioni. È per questo motivo che ho proposto che ad ogni regione venga attribuito un plafond di spesa nell’ambito del costituendo fondo al fine di evitare ingiustizie e fughe in avanti”.
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