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Assessore Caputo: “Il Psp? Poco flessibile e senza una vera governance”

Martedì 5 dicembre 2023 l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, ha partecipato, con i colleghi al ramo delle altre Regioni, all’incontro con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che si è svolto a Roma presso la sede del Ministero.

“Abbiamo trattato i temi più urgenti per l’agricoltura – ha affermato su Facebook l’assessore Caputo – e discusso della legge di bilancio 2024 e della necessità di chiarire quali saranno gli interventi a favore del settore e come il Ministero intente attivarli”.

Sul fronte Peronospora – ha detto l’assessore – ho chiesto esplicitamente degli interventi in favore delle imprese colpite, ma le risposte non sono state chiare: bisognerà attendere ancora qualche settimana”.

Altro tema dibattuto è stato quello dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. “Abbiamo richiesto un chiarimento politico sull’evoluzione del sistema Agea/Organismi pagatori regionali  poiché riteniamo inammissibile il processo di centralizzazione attualmente in atto” ha sottolineato l’assessore Caputo.

Si è fatto anche il punto sulla gestione del rischio in agricoltura. “Nel mio intervento – ha affermato l’assessore Caputo – ho evidenziato che il sistema misto, lasciando una percentuale di risorse alle Regioni, è l’unico modo per allargare la base assicurativa al Centro e al Sud e, quindi, per ridurre le tariffe: con tariffe così in crescita, la ‘produzione lorda vendibile’  assicurata scenderà sempre più e, soprattutto, le risorse stanziate alimenteranno soltanto i costi di un mercato concentrato, inefficiente e senza fondamento teorico”.

“A mio avviso – ha aggiunto l’assessore – le Regioni devono poter avere libertà di spesa, se eventualmente sussistono le condizioni e, soprattutto, capacità di autorizzare fondi mutualistici, Ist e nuovi strumenti assicurativi nel rispetto delle leggi comunitarie ovvero non perdendo tempo dietro le interpretazioni di un ministero ‘bulgaro’. Va rivisto anche Agricat, che deve intervenire dopo lo strumento assicurativo, non prima o insieme, e, soprattutto, funzionare come strumento che vende rischi sistemici, quali gelo, alluvione e siccità, sul mercato degli investitori privati per fare leva finanziaria. La media di 4-5 miliardi di euro di danni accertati, come conseguenza di eventi estremi, non può essere gestita con un salvadanaio di appena 300 milioni”.

Nel corso dell’incontro con il ministro Lollobrigida, l’assessore Caputo e gli altri assessori regionali all’Agricoltura hanno chiesto anche un check-up sul Piano strategico nazionale per la Pac 23-27 (Psp), entrato in vigore un anno fa.

“Nel corso del mio intervento –  ha affermato l’assessore Caputo – ho rilevato come, in un momento storico nel quale le esigenze mutano rapidamente e in modo imprevedibile, l’impalcatura di regole di programmazione e monitoraggio rendono il Psp uno strumento poco flessibile: l’iter di modifica del Piano è talmente lungo e complesso che una specifica modifica, pur nascendo per cogliere un’esigenza oggettiva, arriva ad approvazione quando, in molti casi, quell’esigenza è ormai superata. In altri termini, il mondo delle imprese e le criticità ambientali emergenti dei territori ‘corrono’ molto più rapidamente della burocrazia nazionale ed europea. Inoltre occorre definire alcuni aspetti della governance del Psp, tra cui proprio quello relativo alla gestione delle richieste di modifica”.

L’assessore ha poi aggiunto: “Ad oggi non è stata ancora definita una vera e propria governance del Psp e le ‘regole di condominio’ non sono state cristallizzate in un atto ufficiale: il ‘chi fa cosa e come’ è definito estemporaneamente nel corso degli incontri tra Ministero e Regioni e con una serie di decreti ministeriali, il che non agevola il lavoro delle Regioni come attuatori dello sviluppo rurale. Regioni che, sul fronte del Primo pilastro, hanno un ruolo ancora meno incisivo sulle scelte attuative cosi come lo hanno avuto in sede di programmazione”.

“Ho apprezzato una certa volontà di dialogo dimostrata dal ministro Lollobrigida – ha concluso l’assessore Nicola Caputo – Stiamo attraversando una fase complessa, che vede imprese e cittadini confrontarsi con una crisi inedita che esige risposte non più procrastinabili”.

 

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