PSR Campania comunica

Psr Campania, bandi: 8,3 milioni per accrescere la biosicurezza degli allevamenti suinicoli

Con decreto dirigenziale n. 944 del 21 dicembre 2023 la Regione Campania ha approvato il bando dell’azione C “Investimenti atti ad accrescere la biosicurezza degli allevamenti suini evitando ai maiali e suidi allevati di entrare in contatto con il virus della Peste suina africana” della tipologia d’intervento 5.1.1 “Prevenzione danni da avversità atmosferiche e da erosione suoli agricoli in ambito aziendale ed extra aziendale” del Psr (periodo transitorio).

L’azione C della tipologia 5.1.1 – una delle principali novità introdotte nella versione 12.0 del Programma – si prefigge di evitare che i maiali e suidi allevati entrino in contatto con il virus della Peste suina africana (Psa). Si tratta di una malattia virale trasmissibile che colpisce i suini domestici e i cinghiali selvatici e che, pertanto, influisce gravemente sulla redditività del settore zootecnico suinicolo e incide, in modo significativo, anche sulla produttività del settore agricolo.

Tra gli allevamenti suinicoli particolarmente vulnerabili vi sono quelli del Suino razza casertana, tipo genetico autoctono da annoverarsi tra le razze animali a limitata diffusione iscritte nei Registri anagrafici e, pertanto, meritevoli di tutela.

Il bando ha una dotazione finanziaria di circa 8,3 milioni di euro e trova applicazione sull’intero territorio regionale.

Possono presentare domanda di sostegno gli imprenditori agricoli (ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile), in forma singola (ditte individuali) o associata (società di capitale, società di persone o cooperative) che conducono aziende zootecniche con allevamento di suini e/o suidi ed in possesso, all’atto di presentazione dell’istanza, dei seguenti requisiti:

– essere titolare di allevamento suinicolo in attività come imprese individuali, società (di persone o capitali) o cooperative iscritte nel Registro delle Imprese istituito presso la Camera di Commercio territorialmente competente e alla Banca Dati nazionale dell’Anagrafe zootecnica (Bdn);

– essere titolari di partita Iva con un codice Ateco2007 appartenente alla sezione A Divisione 01 fino alla 01.50;

– essere in possesso di posizione contributiva/previdenziale in ambito agricolo;

– non essere registrato come allevamento di suini familiari da autoconsumo nella Bdn;

– essere in possesso di un allevamento con consistenza, alla data di emanazione del bando, di almeno 5 capi suini come rilevabile dal Registro di stalla informatizzato della Bdn;

– essere in possesso dei beni su cui realizzare gli investimenti (la disponibilità giuridica dei beni immobili deve essere assicurata per il periodo necessario alla realizzazione dell’intervento e per i successivi 5 anni dal pagamento finale e risultare da contratto registrato o atto aggiuntivo al contratto stesso, analogamente registrato, con espressa autorizzazione ad eseguire miglioramenti);

– essere in possesso di tutti gli atti di assenso prescritti e necessari per la realizzazione delle opere previste dalla normativa vigente ovvero delle relative richieste presentate agli enti competenti, a corredo del progetto esecutivo o definitivo;

– aver totalizzato un punteggio minimo, qualora ne ricorrano le condizioni, sulla base degli specifici criteri di selezione di cui all’articolo 11 del bando (a parità di punteggio, sarà data priorità ai progetti con spesa ammessa minore e, in subordine, ai beneficiari di età inferiore e, nel caso di società a quelle con data di costituzione più recente);

– possedere i requisiti di affidabilità previsti al par. 12.1 (Affidabilità del richiedente) delle Disposizioni generali.

Sono ammissibili al contributo gli investimenti sostenuti a partire dal 26 maggio 2023 (vale a dire dalla data di notifica ufficiale dell’epidemia di Psa in Campania) e che abbiano per oggetto la realizzazione ex-novo e/o l’adeguamento di protezioni con recinzioni perimetrali doppie (fisse nel terreno, ma con esclusione di opere in cemento) tali da consentire all’allevamento suinicolo di conseguire, dopo l’investimento, un aumento della propria biosicurezza (cosiddetta “biosicurezza rafforzata”). In altri termini, si tratta di una doppia recinzione perimetrale delle intere strutture allevatoriali con uno spazio tra la recinzione interna e quella esterna di almeno 100 cm al fine di impedire il contatto muso – muso tra i suini allevati e gli eventuali cinghiali selvatici presenti all’esterno dell’allevamento nonché per consentire all’operatore l’adeguata pulizia e gestione della fascia. Le recinzioni dovranno rispettare le prescrizioni tecniche riportate all’articolo 5 del bando.

L’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale sulla spesa ammissibile.

La percentuale di sostegno è pari all’80% della spesa ammessa a finanziamento. Il costo ammissibile massimo è di 200mila euro per progetto ed ogni impresa può presentare un solo progetto nel periodo 2023 – 2025. É facoltà del richiedente presentare progetti per un importo superiore al suddetto massimale, fermo restando che il contributo concedibile sarà calcolato nel rispetto del limite massimo di spesa.

Le domande di sostegno potranno essere presentate a partire dal 10 gennaio 2024 ed entro il termine ultimo del 29 febbraio 2024 alle ore 16.00.

Per scaricare gli allegati alla domanda in formato editabile clicca QUI

 

Leggi anche

L’articolo Psr Campania, bandi: 8,3 milioni per accrescere la biosicurezza degli allevamenti suinicoli proviene da PSR Campania Comunica.

https://psrcampaniacomunica.it/news/primo-piano/psr-campania-bandi-83-milioni-per-accrescere-la-biosicurezza-degli-allevamenti-suinicoli/

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *