Riforma Pac, l’approvazione definitiva del Parlamento europeo
Il 23 novembre 2021 il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza i tre regolamenti (Piani strategici; Finanziamento, gestione e monitoraggio; Organizzazione comune dei mercati) che disciplineranno la nuova Politica agricola comune (Pac) dell’Ue, la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2023.
Dopo l’ok della Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale (Agri) dell’Europarlamento (per saperne di più clicca QUI), si aggiunge un nuovo, importante tassello all’articolato percorso di approvazione della Pac 23-27, che si concluderà con il via libera del Consiglio dell’Ue.
“Durante i negoziati sul pacchetto di riforma legislativa – si legge nella nota stampa del Parlamento europeo (per la versione completa clicca QUI) – i deputati hanno insistito sul fatto che il rafforzamento della biodiversità e il rispetto delle leggi e degli impegni ambientali e climatici dell’Ue saranno fondamentali ai fini dell’attuazione della nuova Pac. Mentre la Commissione valuterà se i piani strategici nazionali sono in linea con questi impegni, gli agricoltori dovranno conformarsi a pratiche rispettose del clima e dell’ambiente. I Paesi membri dovranno garantire che almeno il 35% del bilancio per lo sviluppo rurale e almeno il 25% dei pagamenti diretti siano destinati a misure ambientali e climatiche”.
“I deputati – continua il comunicato – hanno ottenuto che almeno il 10% dei pagamenti diretti sia utilizzato a sostegno delle piccole e medie aziende agricole e che almeno il 3% del bilancio della Pac vada ai giovani agricoltori. Hanno anche insistito per creare una riserva di crisi con una dotazione annua di 450 milioni di euro (a prezzi correnti) per aiutare gli agricoltori in caso di instabilità dei prezzi o del mercato”.
La nota stampa prosegue sottolineando che “su pressione del Parlamento europeo, aumentano il monitoraggio delle norme europee sul lavoro nel settore agricolo e le sanzioni per le infrazioni, in virtù della cooperazione tra gli ispettorati del lavoro nazionali e gli organismi pagatori della Pac” e “le informazioni sui beneficiari finali del sostegno dell’Ue saranno più trasparenti grazie a uno strumento europeo di estrazione dei dati, a cui avranno accesso i Paesi membri: servirà a identificare il rischio di frode mediante un controllo incrociato delle informazioni delle banche dati pubbliche”.
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