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Csr Campania 23-27 Intervento [SRA16 – ACA16] Conservazione agrobiodiversità – banche del germoplasma

L’intervento [SRA16 – ACA16] Conservazione agrobiodiversità – banche del germoplasma* del CSR Campania 23-27 concorre al conseguimento del seguente Obiettivo specifico (OS) della PAC 23-27:

– OS6 Contribuire ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità, migliorare i servizi eco-sistemici e preservare gli habitat e i paesaggi.

 

* E’ stata presentata richiesta al Ministero dell’Agricoltura di modificare come segue il titolo dell’intervento: “Sostegno ad attività riguardanti la conservazione, l’uso sostenibile e lo sviluppo delle risorse genetiche in agricoltura a tutela e valorizzazione dell’agrobiodiversità e al fine di incrementare la capacità di resilienza degli ecosistemi agricoli”.

 

DOTAZIONE FINANZIARIA


€ 4.117.862,89 (di cui € 2.079.520,76 in quota FEASR).

 

AMBITO DI APPLICAZIONE TERRITORIALE


Tutto il territorio regionale

 

BENEFICIARI


– Imprenditori agricoli, in forma singola o associata, ai sensi dell’art. 2135 del Codice civile

– Agricoltori e Allevatori Custodi (AAC) ai sensi della legge n. 194/2015 o delle leggi regionali/provinciali in materia (si applica solo per le Risorse Genetiche Animali; nel caso delle Risorse Genetiche Vegetali, gli agricoltori custodi iscritti all’elenco regionale di cui al Regolamento n. 6/2012 saranno beneficiari indiretti dell’intervento in quanto saranno coinvolti dalle banche del germoplasma come fornitori di servizi)

– Soggetti pubblici e/o privati che operano nel campo della ricerca di comprovata esperienza nelle azioni da finanziare

– Altri soggetti pubblici e/o privati, in forma singola o associata

– Centri di conservazione ex situ/Collezioni/Banche del germoplasma (CCES/BG) ai sensi della legge n. 194/2015 o ai sensi delle leggi regionali/provinciali vigenti in materia

– Regione Campania.

I beneficiari sopra richiamati possono aderire all’intervento anche in forma associata.

 

FINALITA’


L’intervento [SRA16 – ACA16] si prefigge, in conformità con l’articolo 45, paragrafo 1, lettera b) del Regolamento (UE) n. 2022/126, di sostenere la conservazione, l’uso sostenibile e lo sviluppo delle risorse genetiche in agricoltura attraverso azioni mirate, concertate e di accompagnamento, volte alla caratterizzazione, raccolta e utilizzo sostenibile delle risorse genetiche autoctone minacciate di erosione genetica e non, allo scopo di conoscerne e valorizzarne l’unicità genetica e le relative potenzialità produttive, in considerazione della loro importanza ai fini scientifici, economici, ecologici, storici e culturali.

Per risorse genetiche minacciate di erosione genetica si intendono quelle per le quali sono fornite prove sufficienti di erosione genetica, sulla base di risultati scientifici e indicatori che permettano di stimare la riduzione delle varietà autoctone o primitive locali, la diversità della loro popolazione e, se del caso, le modifiche nelle pratiche agricole prevalenti a livello locale, così come previsto dall’articolo 45, paragrafi 4 e 5, del Regolamento (UE) n. 2022/126. In particolare, per la loro identificazione, le Regioni e le Province autonome utilizzano la metodologia indicata dalle “Linee guida nazionali per la conservazione in situ, on farm ed ex situ, della biodiversità vegetale, animale e microbica di interesse agrario” di cui al decreto ministeriale del 6 luglio 2012.

La diversità di razze animali, varietà vegetali o materiale eterogeneo vegetale appropriato con un grado elevato di diversità genetica (Regolamento (UE) n. 2018/848) è negli ecosistemi agricoli fondamento biologico della stabilità. Gli agroecosistemi complessi in cui sono presenti molte specie e varietà a bassa densità sono stabili mentre i sistemi agricoli industriali, con pochissime specie e varietà ad alta densità, sono molto instabili.  La strada per rendere resilienti gli ecosistemi agricoli è quella di incrementare la diversità coltivata allargandone la loro base genetica e facendola evolvere in specifici contesti.

Le attività oggetto del sostegno per la conservazione, l’uso sostenibile e lo sviluppo delle risorse genetiche in agricoltura si distinguono in azioni mirate, concertate e di accompagnamento illustrate nella scheda dell’intervento [SRA16 – ACA16] della versione in corso del CSR Campania.

 

CUMULABILITA’ CON ALTRI INTERVENTI


L’intervento [SRA16 – ACA16] si applica per azioni diverse da quelle sostenute dall’intervento [SRA14 – ACA14]  Allevatori custodi dell’agrobiodiversità.

Le azioni supportate dall’intervento [SRA16 – ACA16] si collegano in modo sinergico ad altri interventi [SRA] e di investimento e scambio delle conoscenze e diffusione dell’informazione.

Infine, l’intervento [SRA16 – ACA16] può essere combinato con altri interventi previsti dal Complemento attraverso modalità di progettazione integrata (es. PIF, PIT, Pacchetto Giovani, ecc.).

 

CRITERI DI AMMISSIBILITA’


 

IMPEGNI PREVISTI


Il beneficiario si impegna a realizzare le attività previste dall’intervento conformemente a quanto definito con atto di concessione dell’Autorità di Gestione regionale, fatte salve eventuali varianti e/o deroghe stabilite dalla stessa.

 

ENTITA’ DEL SOSTEGNO


L’entità dei pagamenti è determinata, in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 82 del Regolamento (UE) n. 2021/2115, e prevede il rimborso a fondo perduto fino al 100% delle spese effettivamente sostenute per le tipologie di operazioni previste, compresi i costi di transazione necessari.

 

Le informazioni pubblicate in questa pagina sono state tratte dalla scheda dell’intervento [SRA16 – ACA16] del CSR Campania 23-27 – versione 1.0 (clicca QUI e, una volta nel sommario, vai al capitolo 9 “Interventi di sviluppo rurale programmati – schede intervento”).


SOMMARIO SCHEDE


CSR CAMPANIA 23-27

Foto tratta da pixabay.com

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