Olio extravergine Igp: è corsa al riconoscimento dei marchi regionali
Olio extravergine Igp: è corsa al riconoscimento dei marchi regionali
Estratto dell’articolo pubblicato da ilsole24ore.com il 6 ottobre 2021– Negli ultimi mesi si è registrata una vera e propria escalation nelle richieste di riconoscimento di oli extravergini d’oliva a indicazione geografica. La vera novità non è tanto nella richiesta del marchio Igp al posto di quello Dop (in Italia di extravergine a Denominazione d’origine protetta ce ne sono ben 44) ma del tentativo di replicare un modello di successo: quello dell’olio Toscano Igp. Un modello che ha indubbiamente funzionato perché prima ancora della certificazione Ue ha chiarito in maniera inequivocabile un’area produttiva, la Toscana, molto nota anche a livello internazionale.
Un aspetto che si è rivelato decisivo nel decretare il successo dell’olio Toscano Igp che è riuscito così negli anni ad associare un numero rilevante di produttori (fino a 9mila) e a raggiungere quantitativi certificati fino a 4mila tonnellate, il 20% circa di tutto l’olio made in Italy a marchio Ue. Il restante 80% è messo insieme dalle oltre 40 Dop disseminate sul territorio (e con molte che fanno riferimento ad aree che i consumatori fanno fatica a collocare sulla cartina geografica).