Smart Rural Hub: i progetti presentati dai Gal della Campania
Sul portale della Rete rurale nazionale è stato pubblicato il documento “Smart Rural Hub | Smart Village: dalla teoria alla pratica – I progetti presentati dai Gal”, che raccoglie le 38 proposte per la realizzazione di progetti “Smart village” pervenute dai Gruppi di azione locale di 15 Regioni italiane in risposta alla “Smart Rural Calling”.
La call, scaduta il 15 giugno scorso, è stata lanciata da Rete rurale nazionale e Rete Leader per cogliere l’opportunità presente nella proposta di Piano strategico dell’Italia per la Pac 23-27, che prevede il supporto agli “Smart village” (Piccoli comuni intelligenti) per rafforzare la resilienza e la sostenibilità delle comunità rurali. In particolare, saranno sostenuti progetti integrati di comunità, condivisi da parte di gruppi di beneficiari pubblici e/o privati a livello locale, in grado di sfruttare le soluzioni offerte dalle tecnologie digitali per l’introduzione di approcci innovativi (organizzativi, di processo, prodotto, sociale), sviluppare l’economia circolare e inclusiva in vari settori (economici, turistici, ambientali, socioculturali) e migliorare la qualità della vita.
La call prevedeva, per i Gal partecipanti, un percorso di accompagnamento partecipato, composto da una serie di attività informative e formative nonché da un supporto specialistico per la pianificazione esecutiva delle idee progettuali presentate.
La “Smart Rural Calling” si colloca nella più articolata iniziativa “Smart Rural Hub”, promossa dalla Rete rurale nazionale-Rete Leader e dal Forum Leader per realizzare un percorso comune di riflessione e approfondimento sul tema “Smart village”. L’obiettivo è costruire un repertorio di iniziative esemplari per la prossima fase di programmazione, favorire la messa in campo di iniziative pilota e stimolare la pianificazione di progetti “Smart village” nelle Strategie di sviluppo locale dei Gal nel ciclo 2023-2027.
Tornando alla call, dalla Campania sono giunte tre proposte progettuali.
Il progetto del Gal Colline Salernitane prevede, come azione-pilota da realizzare sul territorio, la creazione di una piattaforma Gis-web, che, come si legge nella scheda di presentazione, vuole essere un “luogo dove imprenditori, con il desiderio di innovare (anche dal punto di vista sociale e ambientale) le proprie imprese e i territori nei quali sono insediati, possano lanciare sfide aziendali (challange) rivolte a giovani, e/o dove questi ultimi possano implementare una sorta di ‘catalogo di soluzioni innovative e previamente validate’ per le aziende”. Una piattaforma che, più in generale, intende “favorire occasioni di incontro, scambio di idee e know-how tra gli attori del mercato del lavoro in ambito agroalimentare e forestale”.
Il progetto del Gal I Sentieri del Buon Vivere si prefigge di rendere il territorio di riferimento uno “smart village”, estendendo ed applicando, con l’ausilio della banda larga e l’utilizzo delle Tic, il modello sociale e di consumo della mensa a metro zero e rifiuti zero, adottato a Caggiano. Fruitori del servizio saranno non soltanto le scuole, ma anche le famiglie, gli enti locali, le strutture ricettive e le imprese della ristorazione. “In particolare le famiglie, attraverso i bambini – si legge nella scheda – saranno stimolate ad adottare comportamenti alimentari più sostenibili mentre le imprese troveranno occasioni di sviluppo al di fuori degli ordinari contesti di azione e saranno stimolate ad adottare innovazioni di processo e prodotto”.
Infine, il progetto del Gal Terra è Vita il cui obiettivo è contribuire alla crescita del territorio di riferimento che, pur alle porte del capoluogo Salerno, genera ridotte economie di scala in ambito turistico-ambientale. Dalla scheda di presentazione si apprende che il Gal intende “realizzare una struttura informatica in grado di mettere a sistema le attività finanziate dal Gruppo di azione locale con quelle già esistenti e realizzare un sistema interconnesso di scambio di informazioni, utili a coloro che intendono conoscere non solo le città ed i luoghi più famosi, ma anche quelli più interni”.
Immagine tratta dal portale della Rete rurale nazionale
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