Il vino e i contributi per la promozione in Paesi extra UE
Il vino e i contributi per la promozione in Paesi extra UE
Il Ministero delle Politiche agricole ha pubblicato il bando per il finanziamento di progetti nazionali di promozione nei paesi terzi nel quadro dell’OCM Vino 2021-2022. A disposizione dell’avviso ci sono 23.2 milioni di euro a valere sul Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo, che prevede per la misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”, una dotazione finanziaria di oltre 101.9 milioni di euro tra fondi per i progetti nazionali e quota per i progetti selezionati attraverso i bandi emanati dalle Regioni e dalle Provincie Autonome. Il bando prevede la concessione di contributi per la realizzazione di azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o di ambiente, campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione europea, studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione e la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale.
Le attività di promozione devono riguardare esclusivamente:
- vino a denominazione di origine protetta;
- vino ad indicazione geografica protetta;
- vino spumante di qualità;
- vino spumante di qualità aromatici;
- vino con l’indicazione della varietà.
L’importo del contributo a valere sui fondi europei è pari, al massimo, al 50% delle spese sostenute per realizzare il progetto. Il contributo europeo può essere integrato con fondi nazionali o regionali con un ulteriore importo fino ad un massimo del 30% delle spese sostenute, per un’intensità totale di aiuto non superiore all’80%. Ricordiamo che le attività possono riguardare anche esclusivamente attività di comunicazione e di promozione svolte attraverso la rete internet o di digital marketing. Affiancare ai workshop questo tipo di attività nelle aziende vinicole permette non solo di ottimizzare il tempo a disposizione ma, soprattutto, di rendere più approfondita la conoscenza coi buyers e, di conseguenza, più forte la relazione, sia commerciale che personale.